Obbligo d’iscrizione al Rentri dal 15 dicembre 2024

26 novembre

Con l’introduzione del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (Rentri), le imprese e gli enti che operano nella raccolta e nel trasporto dei rifiuti a livello professionale dovranno rispettare nuove normative. L’obiettivo di queste disposizioni è quello di garantire una gestione più trasparente e controllata dei rifiuti, promuovendo la digitalizzazione dell’intero processo di tracciabilità. Le aziende interessate dovranno completare l’iscrizione al Rentri tra il 15 dicembre 2024 e il 13 febbraio 2025, un adempimento necessario per poter rispettare gli obblighi previsti a partire dalla data di attivazione del sistema.

Dal 13 febbraio 2025, infatti, le imprese di autotrasporto dovranno gestire il registro di carico e scarico dei rifiuti in formato elettronico. Tutti i dati relativi al trasporto dei rifiuti dovranno essere inviati al Rentri in modalità digitale, con la progressiva eliminazione della documentazione cartacea. Tuttavia, il Formulario di Identificazione del Rifiuto (Fir) continuerà ad essere gestito in formato cartaceo, e le imprese dovranno restituirlo al produttore come previsto dalla normativa.

A partire dal 13 febbraio 2026, la digitalizzazione sarà completa: anche il Fir dovrà essere trasmesso in formato elettronico. In questa fase, i dati relativi ai Fir per i rifiuti pericolosi dovranno essere registrati e inviati al Rentri, assicurando un monitoraggio ancora più preciso di questi materiali. È importante precisare che gli obblighi relativi alla tracciabilità si applicano esclusivamente ai trasportatori in conto terzi, mentre le imprese che operano in conto proprio non sono obbligate a registrarsi come trasportatori, riducendo così l’impatto della normativa sui piccoli trasporti occasionali.

L’iscrizione al Rentri comporterà costi annuali per le aziende. Ogni unità locale dovrà versare 10 euro per il diritto di segreteria, a cui si aggiungeranno 100 euro come contributo iniziale per il primo anno e 60 euro per ogni anno successivo. Questi importi sono destinati a coprire le spese di gestione del registro e a sostenere l’infrastruttura tecnologica necessaria per la digitalizzazione del settore.

La transizione al Rentri è vista come un passo importante verso una gestione più moderna e trasparente dei rifiuti in Italia. La digitalizzazione dei registri e dei formulari contribuirà a una maggiore efficacia nei controlli e a contrastare fenomeni come lo smaltimento illecito. Tuttavia, le imprese dovranno prepararsi ad adottare i nuovi strumenti digitali, con un impegno che, oltre a comportare costi economici, richiederà anche un investimento in formazione.

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